CLEMATIS VITALBA
Cugusi ha usato la pianta rampicante e infestante della Vitalba come “una metafora per raccontare le difficoltà, che tutti possiamo trovarci ad attraversare” e che non rispondono ad una colpa individuale. Nella mostra Clematis Vitalba l’artista Giammarco Cugusi ha esposto lavori ispirati al mondo naturale per riflettere sui disagi psicologici contemporanei.
Il lavoro è precario, la pratica anche. Oscilla tra alti e bassi, tra le fragilità che il corpo fisico e quello mentale incontrano.
L’ammissione di paura è un primo passo per prendersi cura di se stessi e degli altri, di ciò che ci sta intorno. La direzione non è chiara, ma si seguono i pallini colorati, come in un sentiero di montagna. E si cerca di non cadere, di stare appigliati a qualcosa. L’ansia toglie il respiro e non è colpa nostra; ci hanno detto che potevamo tutto ma ci dicono di stare attenti.
Sogni nel cassetto e scheletri nell’armadio. Due mobili e nessuna casa. Apparire e appartenere. Sembrare ma non essere.
Corpi estranei ci opprimono, nodi alla gola e allora prendiamo una bici a vela per prenderci il vento in faccia e stare un pò meglio. – Giammarco Cugusi-
Fotografia di Paola Ristoldo