Evento di chiusura della mostra
Finissage 10.01.25 ore 18-21
FOGLIO SALA
TUTTIGATTI
Collettiva con 29 artisti
A cura di Claudia Ponzi,
In collaborazione
con Ilaria Centola, Ilaria Introzzi, Michela Ongaretti e Antonella Mazza
La mostra sarà aperta dal 7.01.25 fino al 14.01.25 dal martedì al sabato 14-19.30 altri orari su appuntamento
Testo di Antonella Mazza
Appena si varca la soglia di Art Gallery Finestreria si ha ben presto la sensazione di essere scrutati. C’è una presenza, un osservatore invisibile a monitorare ogni passo e ad ascoltare ogni discorso. Una fluida macchia nera che si muove nello spazio bianco. È Fiore, la gatta mascotte della galleria.
L’affetto per questo piccolo felino paffutello ha ispirato la mostra TUTTIGATTI, collettiva con 29 artisti, curata da Claudia Ponzi, in collaborazione con Ilaria Centola, Ilaria Introzzi, Michela Ongaretti e Antonella Mazza, dal 12 novembre al 20 dicembre 2024.
La mostra collettiva presenta una varietà di piccoli felini, molto diversi tra loro: più astratti e più realistici, eleganti e buffi. Durante l’inaugurazione la micia Fiore farà capolino nei momenti più tranquilli. Ci sarà anche Cato, un altro amico gatto, con la sua addestratrice Claudia di Miao School.
L’iconografia del gatto col suo mistero ha avuto nei millenni un’immensa varietà di significati. Nell’antico Egitto questi animali erano letteralmente adorati come divinità, venivano imbalsamati e rappresentati con raffinate sculture. La dea Bastet, con corpo di donna e testa di gatta, era la dea della fertilità. In Grecia e a Roma si riteneva che il gatto fosse sacro a Diana, dea della caccia e divinità lunare, lo ritroviamo anche a Pompei nei mosaici della Casa del Fauno. Nel patriarcale Medioevo fu associato alla caccia alle streghe per la sua indole indipendente e il suo amore per le tenebre.
Nell’iconografia cristiana simboleggiava pigrizia e lussuria. Ci sono leggende che raccontano che la Vergine amava i gatti, che furono ben presto reintrodotti nelle famiglie per il loro prezioso lavoro di disinfestazione dei granai dai topi. Troviamo gatti dipinti con significati molto diversi nell’Ultima cena di Pietro Lorenzetti, nel San Girolamo nello studio di Antonello da Messina, la Madonna del gatto di Leonardo da Vinci, il Cenacolo di San Marco di Domenico Ghirlandaio, la Madonna della gatta di Giulio Romano, l’Annunciazione di Recanati di Lorenzo Lotto. Fino ad arrivare a Goya, all’Olympia di Manet, a Renoir, a Le chat noir il famoso locale di Montmartresimbolo della vita bohémienne a Parigi e poi Klee, Giacometti, Ligabue.
Il gatto ora è il protagonista, il soggetto indiscusso delle opere qui esposte. La mostra nasce dal connubio tra i lavori realizzati dagli artisti che hanno già lavorato con la galleria: Pietro Capogrosso, Piermario Dorigatti, Luisa Elia, Debora Fella, Paola Fonticoli, Patrizia Giambi, Alessandra La Marca, Nataly Maier, Adriano Moneghetti, Leo Ragno, Saverio Tonoli, Mariangela Zabatino e le opere selezionate dall’open call TUTTIGATTI: Martina Antonioni, Gennaro Cicalese, Martina Cinotti, Alberto De Braud, Pilar Dominguez, Igor Grigoletto, Alek Lonati, Mina Palma Massaro, Giorgia Oldano, Mariella Ghirardani, Muia Parapini, Valeria Papova, Francesco Quadri, Manuel Succi, Ginevra Tarabusi, Roberto Urso, Ellen Vanholen. All’interno dell’esposizione troviamo opere eseguite con tecniche molto diverse: astrazioni quasi monocromatiche e disegni dalle forme più o meno definite, che attraverso giochi di luci ed ombre ci lasciano intravedere piccoli felini. Pittura, disegno, incisione, vetro, poesia. I segni grafici astratti sembrano ricordare i loro graffi, la pittura cerca di catturare il loro movimento in costante oscillazione tra gli scatti fulminei della caccia, la rilassata lentezza nonchalant e la misteriosa fissità. Riflessioni che ci portano ad indagare gli atteggiamenti che i gatti generano nei loro ‘umani’: la gioia, la cura, la pazienza, le coccole, l’attesa, il gioco. TUTTIGATTI celebra l’amore e la reciproca connessione tra il gatto e il suo ‘umano’.
“Vieni bel gatto, vieni sul mio cuore amoroso;
trattieni i tuoi artigli
ch’io mi sprofondi dentro i tuoi begli occhi d’agata e metallo”
Charles Baudelaire
29 punti di vista diversi, come tessere di un puzzle, ci mostrano la complessa e variegata identità del gatto, sensibilizzandoci all’amore e al rispetto verso di esso.
La poliedricità del suo carattere emerge grazie alla varietà degli approcci e alla molteplicità di tecniche che coesistono tra loro con armonia. La forza collettiva è stata l’elemento fondamentale per la realizzazione di un vero e proprio viaggio all’interno di un nuovo mondo, di una nuova vita rispetto alla nostra: quella del felino.
In mostra troviamo artisti che hanno espresso la complessa personalità del gatto tramite l’intreccio di segni caotici, grezzi e istintivi, che ci riportano alla sua indole da cacciatore, alla sua rapidità e furbizia. Altri, utilizzando l’espressività del colore, hanno inscenato la vivacità e la giocosità del felino, ma anche il suo intenso amore e calore nei confronti dell’uomo. Altri ancora sono ricorsi all’uso di campiture piatte, parlando del gatto come di un animale mansueto e paziente.
La dolce linearità del segno del disegno, che coincide con l’andamento delle sue curve, Ë lo specchio di caratteristiche come compostezza, fedeltà, equilibrio ed eleganza.
Passeggiando per le sale, si possono quasi udire delle fusa, e davanti ad alcune opere sembra di poter affondare la mano nel morbido pelo.
E quando neanche la rappresentazione Ë in grado di esprimere appieno l’essenza del micio, alcuni artisti si sono rivolti alla parola, in cui la presenza dell’animale si manifesta come sensazione, scatenando nello spettatore la visione di un sentimento. In questo caso non grazie alla vista, ma all’immaginazione, portandoci a fantasticare sull’amore tra due gatti che si aggrovigliano e si fondono nelle loro stesse ombre.
Il felino è rappresentato sin dai primordi dell’arte, Ë stato oggetto di culto e in Egitto era persino ritenuto un intermediario tra l’umano e il divino. Il motivo è sempre stato uno: l’attrazione da parte dell’uomo verso l’aura di mistero del gatto, che avvolge e che custodisce un’antica e silenziosa sacralità.
Il suo sguardo è profondo, affascinante, denota saggezza e potere; la sua presenza è furtiva e sembra nascondere un segreto. L’indipendenza è connaturata in lui, rendendolo ancora più occulto ed enigmatico. Gli artisti rispettano queste sue caratteristiche, non cercano di svelare la natura impenetrabile e oscura del felino, ma la accolgono.
Testo di Cecilia Severini
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Igor Grigoletto Tuttigatti€600.00
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Prodotto in venditaMartina Cinotti Mostra TuttigattiIl prezzo originale era: €500.00.€300.00Il prezzo attuale è: €300.00.
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Roberto Urso_Mostra Tuttigatti€300.00
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Mariangela Zabatino Tuttigatti€300.00
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Saverio Tonoli Tuttigatti€680.00
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Piermario Dorigatti Tuttigatti€1,800.00
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Paola Fonticoli Tuttigatti€800.00